12/07/11

Rough Guide: guide a 5 stelle

Ormai non ho più dubbi: le Rough Guide sono le mie guide preferite.
Le ho scoperte casualmente nel 2005, dietro suggerimento di un'amica inglese, mentre stavo iniziando a pianificare il viaggio in Turchia e mi sono trovata davvero bene.
L'anno successivo avevo scovato un'isoletta in Grecia di cui volevo avere maggiori informazioni, e guardando tutte le altre guide in commercio in Italia non l'ho trovata nemmeno nominata. Nella Rough, invece ... si!
Da quel momento sono diventate le mie fedelissime compagne di viaggio.

Sono complete, piene di descrizioni dettagliate dal punto di vista storico artistico, mai banali, con tanti suggerimenti per scoprire luoghi autentici e poco battuti del paese che si visita.
Unica pecca: non avendo un gran successo in Italia, le riedizioni non sono annuali e quindi alcune informazioni pratiche (tipo orari di apertura) potrebbero aver subito delle modifiche. Oppure potrebbero esserci alberghi e ristoranti aperti ultimamente che la guida non riporta. Ma, personalmente, penso che per queste informazioni ci sia internet e per quanto riguarda i ristoranti si possa anche seguire il proprio fiuto ...

La conferma della superiorità delle Rough Guide l'ho avuta proprio in questi giorni.
Iniziando a programmare il viaggio in Danimarca ho scoperto che la casa editrice italiana traduce solo quella su Copenaghen e non sull'intero paese, perchè la destinazione è poco richiesta e quindi non ci sarebbe un mercato adeguato. Così mi sono dovuta per forza prendere qualcos'altro.
Dopo aver passato quasi un'ora in libreria a confrontare le 4 guide disponibili, ho optato per la tanto adorata Lonely Planet. E ...

Ok! Non voglio dire che sia la peggior guida in commercio: non è vero e avrei contro interi eserciti di turisti-fai-da-te. Però è effettivamente un po' limitata, con un sacco di commenti simpatici e curiosità ma poche informazioni approfondite. Inoltre ho l'impressione che ci siano solo le mete più gettonate e che l'interesse per i must da vedere e le principali attrattive turistiche superi decisamente quello per destinazioni minori che un viaggiatore curioso e indipendente vorrebbe poter visitare. Con mio stupore scopro che l'edizione in mio possesso è del 2008, un po' datata se si considera che il punto forte di questo editore è proprio l'aggiornamento costate del suo prodotto. E se si considera che alcune pagine sono proprio inutili (non penso di aver bisogno di una lezioncina su come ci si comporta a tavola, sul tipo di regalo da portare se invitati a casa di un danese, e cose del genere), capirete perchè il mio giudizio non può superare un 7e 1/2!

E voi, con quale guida viaggiate abitualmente?

1 commento:

  1. concordo sulle rough guides...anche a me piacciono parecchio, soprattutto se non so nulla di dove andrò. per le capitali, la lonley è comoda e da un sacco di inidicazioni su dove dormire e mangiare...
    e poi c'è il buon vecchio touring...indispensabile per le città d'arte...

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...